venerdì 8 novembre 2013

Mercoledi' 25 Settembre 2013 - Vamos al norte

Sveglia presto, e dopo una copiosa colazione vengo portato in taxi fino all'aeroporto (sono ancora in modalità pacchetto). Si va nel nord del Cile, a La Silla dove da domani inzierò ad osservare. 

Durante il viaggio in aereo sono seduto di fianco ad una signora della periferia di Santiago che mi racconta che quello è il suo primo viaggio nel nord. Stava andando in vacanza a La Serena con delle altre señoras a lei sconosciute. Mi è sembrata molta sorta di Thelma & Luise in solitaria,  entusiasta per la fuga dalla vita di tutti i giorni..  mi ispira un sacco di simpatia! mi spiace solo che le sue aspettative di mare saranno tradite dal clima. In questo periodo dell'anno un buffo ricircolo dell'aria fa sì che su La Serena ci siano le nuvole, SEMPRE! 

Superata regione de La Serena con il comodo autobus fornito da ESO, ci inoltriamo nel Cile del nord e nel deserto. E' impressionante come possa cambiare il paesaggio in solo un ora di aereo, da Santiago a qui. 



Dopo esserci inerpicato lungo una stretta strada sterrata finalmente arriviamo all'osservatorio. Per una settimana sarò qui, in mezzo al nulla, un sacco freddo, umidità dello 0%, ma il panorma è veramente marziano..


martedì 5 novembre 2013

Martedi' 24 Settembre 2013 - Santiago do Chile

Il bello di andare ad osservare in Cile è che, grazie ad ESO, si entra in modalità pacchetto. Una volta che sei salito sull'aereo puoi smettere di pensare e trovarai sempre un addetto che ti guiderà tenendoti per manina. Appena arrivato a Santiago infatti vengo caricato su una Mercedes coi vetri oscurati e vengo trasportato fino alla guest house. Si tratta di una vecchia villa coloniale con giardino e piscina nella zona ricca della città, eeh cosa possono fare i soldi... Appena arrivato, noncurante del sonno e del rincoglionimento, lascio giù le mie cose e vado a fare un giro per la città. 

Santiago mi piace un sacco. E' una città di 6 milioni di abitanti seduta in una conca in mezzo alle Ande. Lo smog non può scappare quindi poco sopra le montagna si vede una riga netta, sotto aria di città (grigio), sopra aria di montagna (azzurro). 



La città è piena di cose buffe. E' normale entrare nella cattedrale e trovare dei cani che ronfano felici e sacrileghi approfittando del fresco dato da centinaia di anni di storia. E' normale andare per le gallerie e finire nella zona dei parrucchieri peruviani, dei ristoranti peruviani e dei transessuali peruviani.... E' normale cercare il museo di arte precolombiana (chiuso per lavori, maledizione!) e scoprire che tra la biblioteca e il dipartimento delle belle arti ci sia un cinema porno. E' normale che il prezzo della metropolitana costi in modo diverso a seconda dell'ora che la prendi (più caro nelle ore di punta) così se come me prendi due biglietti alle 11, alle 19 quando vuoi tornare devi prenderne un altro perché è cambiata la fascia oraria. Insomma è una città divertente.


Visto che l'altra volta che ero stato qua (era inverno, faceva un caldo incredibile e tutti erano in vacanza) ero solo andato a zonzo per la città con Roris, questa volta decido di essere un po' più culturale e dedicarmi a cibo/musei/chiese. Visito il museo nazionale cileno dove si vede come i maledetti spagnoli abbiano distrutto una civiltà che in quanto ad organizzazione e bellezza li metteva via senza problemi. E qui siamo nel sud, dove non è che ci fosse moltissimo. Non oso immaginare cosa possa esserci in centroamerica. 
Tra una chiesa e l'altra prendo un vaso piccolo (quello grande è tipo un litro e mezzo) di copihué ( D O L C I S S I M A !  e il fondo di cereali non aiuta) e dos mil pesos (circa 3 euro) di churros. Chiaramente non ho ancora preso confidenza con i prezzi e mi ritrovo con una dozzina di canne zuccherose in mano. Diciamo che per oggi con il diabete sono a posto.


Nel museo de La Merced trovo una simpatica statua di Gesu bambino che ci tiene a rendermi testimone del suo parere sulla situazione attuale del mondo. Potrebbe trattarsi di un miracolo.. io diffondo il Suo verbo.

Torno alla guest house giusto in tempo per il pisco (ebbene si, ti offrono non solo la cena, ma anche l'aperitivo). Due chiacchere con la gente di passaggio, un paio dei quali verrano a La Sillia con me domani, e poi a letto avvolto da soffici lezuola immacolate.

martedì 29 ottobre 2013

Lunedì 23 Settembre 2013 - Si va in Cile!

Oggi si parte per il Cile. Valigia fatta all'ultimissimo momento e via.. Francoforte, Madrid e infine Santiago do Chile. 

I tedeschi sono strani, sempre e comunque esagerati! Ai controlli vengo fermato perché il mio sacchetto trasparente dei liquidi contenente solo un dentifricio non era chiuso ermeticamente. Mi dicono che devo uscire a comprarne uno nuovo o che devo buttare il dentifricio.. il tutto dopo che il suddetto sacchetto è passato dal metal detector! Occhi che si chiudono in verticale, inizio ad apostrofare l'addetto dei controlli con inglese che scivolava spesso nel mio italiano più colto ed erudito.. Per fortuna un secondo addetto dice al suo collega che se ne sarebbe occupato lui, piega il sacchetto di plastica in modo da chiuderlo e me lo rende. Qualche incrocio di razze deve averlo dotato dell'organo del buon senso, chiaramente assente nell'originale teutonico e compensato da un rigore maniacale nel seguire le regole: le leggi pensano al posto mio e io sono felice.


Nei bagni dell'aeroporto vendono preservativi di ogni forma, colore, vibrazione e perfino gli anelli fallici..  immagino sia per far passare in modo piacevole il tempo di attesa del volo.

Nella tratta Madrid-Santiago ho come vicina una signora che si addormenta subito  esibendo doti russatorie fuori dal comune. Ho il mio schermo personale, quindi guardando film (tra cui il terribile Oblivion), serie tv e dormendo un po' il tempo passa.


Finalmente si arriva in prossimità della cordigliera delle Ande e anche la mia vicina si sveglia. Iniziamo a chiaccherare un po' in spagnolo. Lei mi racconta dei sui figli in svizzera, che uno è medico e l'altra studia, che ha un cancro alle ossa (figa che allegria) e che per lei è un casino andare a trovare i figli perché le leggi Svizzere cercano di evitare che i malati extra-comunitari vadano lì a farsi curare. Io, con il mio fluente spagnolo, riesco a farle capire che vivo a Zurigo, che ho due figlie e che sono lì in vacanza.... tutto perfetto direi!

Domenica 22 Settembre 2013 - A spasso con Jo

Jo è il primo (al di fuori della famigghia) che viene a trovarmi ad Heidelberg. C'è da dire che dovrebbe essere squalificato, visto che in realtà è qui per una conferenza, ma tant'è..

Jo è in super albergo in centro (tanto paga pantalone), appuntamento alle 18.30 e alle 19.00 (sono sempre e comunque in ritardo) andiamo a fare un giro per Altstadt. Lì incontriamo i suoi colleghi di lavoro. Cavolo è incredibile, non importa la tua specializzazione, la tua origine, il tuo credo religioso.. gli "scienziati" si riescono a riconoscere sempre e comunque. E' domenica, siamo in Germania, e quindi cercare un ristorante aperto è un po' una scommessa. Finiamo a mangiare nel posto vicino all'alte brücke dove a volte lavora una segretaria dell'istituto. Avevo già mangiato lì la prima volta che ero andato ad Heidelberg con il buon Ramilli (era gennaio, faceva un cazzo di freddo ed ero dovuto scendere a piedi dal Königstuhl perché la strada era stata bloccata dalla neve, tutti ottimi presagi..) e la cena era stata molto soddisfacente. Entriamo e il collega indiano di Jo chiede se ci sono anche dei piatti vegetariani.. Caro mio, mi sa che sarà una settimana difficile per te. Infatti guarda il menu e decide di non mangiare nulla mentre noi ci strafochiamo di maiale e patate.


domenica 20 ottobre 2013

Sabato 21 Settembre 2013 - Oktoberfest mit Liebe


Per festeggiare il mio primo mese tedesco non potevo rinunciare ad andare all'Oktoberfest! Ho appuntamento con la Silvia attorno a mezzogiorno, ma mi sveglio un po' tardi e i maledetti lavori in corso mi fanno arrivare tardissimo. Per fortuna Silvia e Uli mi conoscono e non se la prendono.

Appena arrivati in zona, prima di andare nelle tende delle birre, ne approfitto per buttarmi nella tradizione con un wurstel di mezzo metro (sic.) e un bretzel. Giro un po' con la Silvia chiaccherando del più e del meno in questa enorme fiera di paese in cui tutti sono vestiti da bavaresi, bianchi, gialli, rasta, tutti! L'effetto finale è un po' posticcio ma divertente. Unico neo sono le ragazze tutte in tiro che vomitano ai bordi delle strade alle 4 del pomeriggio, non molto raffinato ma rientra nell'ambientazione. 
Per pranzo ci fermiamo alla knodeleria dove fanno solo Knödel in ogni salsa possibile. La Silvia (vestita da bavarese!) viene approcciata da un buffo tizio, ma appena mi vede ritira le sue intenzioni convinto che io sia il suo ragazzo e inizia a raccontarci quanto gli piacciono l'Italia e gli italiani in particolare. Per fortuna si allontana poco prima di sparare due saporiti starnuti a spruzzo che avrebbero aggiunto un non so che alle nostre ciotole. Il personaggio in questione dopo poco si mette a toccare le tette ad un'altra ragazza, che abbiamo assunto essere la sua fidanzata visto che ha accettato la palpata senza lamentarsi troppo. Ma, strano era strano.


E' tempo di entrare in una tenda. Andiamo in quelle per famiglie, dove c'è meno da aspettare e riusciamo a trovare un posto dove sederci.  L'orchestrina che suona musica tedesca, le frequenti intonazioni di ein prosit, le cameriere con venti boccali in mano, la gente che mangia tranquillamente mezzo pollo arrosto con le patate, la coda per i bagni.. tutto è un perfetto stereotipo della bavaria! 
Comunque alla fine la vera motivazione per cui un sacco di gente viene quì non è tanto la birra, lo spirito goliardico o quant'altro.. in realtà le indiscusse protagoniste dell'Oktoberfest sono le tette! I vestiti tradizionali, con le loro generose scollature e la vita strettissima, sono fatti apposta per mostrare abbondanze anche ove non ce ne fossero (ciao Franni!). La giornata scorre piacevole, tornando verso casa si vedono le prime vittime sacrificali, immolate ai piaceri della birra. La ambulanze si caricano le situazioni più estreme e tutto fila liscio.


Cena thailandese, qualche gioco, una fetta di torta appena sfornata dalla Silvia, un bicchiere di whisky proveniente da una distilleria di Monaco (suggerimento di Uli, grande amante del whisky e della Germania) e si riparte verso casa. Il ritorno procede bene, ma rimangono quasi 4 ore di guida e riesco ad infilarmi a letto solo alle 2 di notte! Bella gita, si rifarà!

sabato 19 ottobre 2013

Venerdi' 20 Settembre 2013 - Vabbe' rispettare le regole.. ma figa!

Serata con alcuni Post-Doc dell'istituto. Andiamo in un locale pseudo irlandese che da una certa ora in poi fà karaoke. Bella serata (a parte il fatto che è abbastanza noioso che si possa fumare nei locali, non sono più abituato), con il Fiorello di turno che riesce a coinvolgere gran parte dei presenti. In gruppo, ma ho cantato anche io.. per chi ha assistito alle mie prestazioni con Cappe sulle note di Carmen Consoli può ben immaginare il perché non mi abbiano più fatto mettere piede sul palco. Menzione d'onore a Roris, che, obbligato a cantare, chiede di potersi esibire in Enter Sandman dei Metallica, non proprio la canzone tipica del karaoke, ma grandissimo rispetto per l'anima metal!


Avevo lasciato la macchina in un parcheggio a pagamento sotterraneo. Quando torno ho un foglio rosa sospetto sul parabrezza.... porca troia, la multa! Ma com'è possibile.... In realtà ho scoperto che non è una multa, è una minaccia di multa! In pratica mi hanno scritto che quando entro nel parcheggio in automatico accetto le regole del parcheggio stesso:
  • devo pagare all'uscita (facile);
  • non devo mettere la macchina nei posti riservati alle donne (in effetti sono un uomo);
  • devo stare dentro le righe (ci sono);
  • la macchina deve essere parcheggiata con il muso verso il muro, non si può entrare di culo (porca..................).
Ma ti pare?! In pratica mi hanno scritto che per questa volta passi, ma ora hanno segnato il mio numero di targa e se lo rifaccio dovranno chiamare la polizia per la multa e un carro attrezzi per girarmi la macchina, il tutto a mie spese..
Sembra impossibile, ma GIURO CHE E' TUTTO VERO!! Ho anche dei testimoni (Roris&Vivi che hanno assistito al ritrovamento del foglietto rosa, Silvia&Uli che l'hanno tradotto).

Giovedi' 19 Settembre 2013 - Go vegan


La carne (di maiale naturalmente) è l'ingrediente principale di quasi ogni piatto, comprese le insalate, vuoi non metterci un po' di pancetta? Se mangi solo verdure c'è il rischio te tu possa star male.. La grigliata è quasi una religione, vicino a casa ho infatti trovato un tizio che noleggia l'officina della grigliata, con 6 fuochi. Immagino che ogni tanto facciano dei banchetti come quelli di Asterix&Obelix con maiali che vengono serviti a ciclo continuo. Nei negozi del centro si trovano poi un sacco di magliette a tema grigliata quindi immagino che i pochi (orgogliosi) vegetariani/vegani presenti si sentano circondati e temano rappresaglie.


Ho trovato in una via un po' nascosta un "ristorante" vegano. Per solidarietà decido di entrare e mangiare lì. Il piatto principale è il Çiğ Köfte vegetariano, ma la scelta è molto varia: si può prendere Çiğ Köfte e verdure, oppure Çiğ Köfte e verdure (ma con un po' più di Çiğ Köfte), piadina Çiğ Köfte e verdure, o addirittura panino con Çiğ Köfte e verdure. Ci metto un po' a decidere, ma alla fine opto per la piadina Çiğ Köfte e verdure. A vedersi sembra un kebab, quindi riesco a non dare troppo nell'occhio e a non rischiare l'arresto per vilipendio al maiale. Comunque, buono! Proprio buono.. ci riproverò!